martedì 28 dicembre 2010

IL RE DEI CALZOLAI ABITA A NOVARA.

Calzolaio.

Calzolaio.

Sin da piccola in Corso Risorgimento 45/b svolge la professione di calzolaio il signor Giacomo Fiorello che più di un semplice aggiustatore di tacchi e suole, è un Guru della scarpa.

Presidente dell’Università dei Calzolai (lo sapevate che esisteva?), elettoCavalier Ufficiale della Repubblica Italiana e premiato del riconoscimento d’Eccellenza artigiana della Regione Piemonte, il mio calzolaio da tanti anni è una personalità nel mondo delle tomaie, tacchi, pelli e lacci!

Appena si entra nella sua bottega non si fatica a capire di essere in un posto che sa di storia, di mestiere, di scarpa!

Tutto è rimasto come quando ha iniziato l’attività, il suo negozio è fatto di scaffali pieni di scarpe da riparare o riparate pronte per la consegna, c’è un tavolo che funge da piano d’appoggio per ricevere la merce dei clienti, con un lato dedicato a morse, cunei e quant’altro ed in un angolo i macchinari magici per rifare il look alle nostre calzature!

Il signor Fiorello è un artigiano che della scarpa conosce tutti i segreti più nascosti e sa creare su commissione calzature su misura, proprio come la scocca di una macchina di formula uno.

E’ gioviale, disponibile e per ogni problema trova una soluzione, per consigliare di riporre l’amata calzatura definitivamente nel non riciclabile deve proprio trovarsi di fronte ad un caso disperato!

Ho avuto bisogno di mettere o togliere cinturini, di riattaccare tacchi vertiginosi, di rivoluzionare stivali troppo larghi nel gambale e tutto pare essere di facile risoluzione nelle sue mani.

Ha una piccola vetrina sul fronte del negozio dove espone le sue creazioni e vi assicuro sono veramente scarpe fatte a mano con cuciture di pregio e una calzata comodissima, l’unico vezzo è una piccola scritta sulla porta d’ingresso in vetro che dice “l’arte del cuoio”, ed è la sacrosanta verità.

Essendo da tempo sua cliente, (così come lo è mia mamma) mi ha suggerito alcuni espedienti per evitare che ciò che più amo…scarpe, sandali, stivali e dintorni,…si rovinino troppo in fretta e li condividerò con voi perché, so esattamente cosa voglia dire “scarpa” per noi donne.

Le scarpe vivono più a lungo se prima di indossarle di nuovo possono riposare un giorno.
Mai riporre una calzatura sui tacchi ma, sempre sdraiate perché l’aria circola meglio e l’umidità s’asciuga….(qui conviene avere scarpiere molto grandi, o poche scarpe, per evitare di trasformare la propria casa in un rifugio per calzature!).

Appena ne acquistate un nuovo paio, ( magari uno di quelli da me considerati i “must have”) non fatevi prendere dalla smania di indossarle subito ma, portatele da Fiorello a fare rifare i tacchi perché spesso sono in plastica dura e scivolosissima… (parola di chi è ruzzolata dalle scale facendo un meraviglioso botto col posteriore!!!).

Lo stivale più fashion era troppo lungo ma dovevate averlo a tutti i costi?

Nulla d’irreparabile, inserite all’interno una soletta eliminandone, con un taglio, la parte anteriore e poi aggiungete in punta del cotone. Avrete così magicamente acccorciato la calzata!

Mai lasciar asciugare il tronchetto, si proprio quello che per acquistarlo è stato la causa di un prosciugamento repentino dello stipendio, vicino a fonti di calore dopo averlo messo in una giornata di pioggia.

Inumiditelo tutto , avvolgetelo e riempitelo di carta di giornale e lasciate che tutto ritorni asciutto lontano dal termosifone. Così facendo si evitano quegli antiestetici aloni bianchi che altrimenti si formerebbero.

Do un ultimo suggerimento a chi è da tempo in cerca di lavoro o non sappia cosa fare da grande: nel 1279 i calzolai nella provincia di Novara e Verbania erano 200, oggi sono solo 45 e questo mestiere così di pregio e necessario per tutti noi che di scarpe ne abbiamo la passione, nonché la necessità, sta morendo.

Fiorello vorrebbe promuovere corsi per diventare “artigiani del cuoio”, ma non trova reale interesse in giovani motivati a diventare esperti in questo mestiere che è anche un’arte.

Ricordatevi che non necessariamente ci si realizza solo essendo fisici nucleari, o il prestigio è solo per chi è ingegnere chimico, ecc….

Andate a leggervi chi erano e che potere avessero in antichità i Calzolai e ricordatevi che diventare Artigiani del cuoio è un’arte che arriva al cuore delle donne e perciò….meditate, giovani uomini, meditate!!!!!!

Nessun commento:

Posta un commento