Già archiviate le notizie riguardanti il Natale e le feste che lo accompagnano, è ora arrivato il momento dei tanto attesi (?) Saldi invernali 2011. In questi giorni ben 6 italiani su 10 saranno pronti per assaltare questo e quel negozio per i consueti acquisti a saldo.
Sconti che vanno dal 30 al 50, fino ad arrivare al 70 %. Ogni negozio sceglie la sua strategia per convincerci che sicuramente faremo l’affare del secolo entrando ed acquistando. E forse così sarà, ce lo auguriamo.
Stranamente, in tempo di saldi e sconti, si è pronti a spendere di più. L’occasione fa l’uomo ladro, anzi, meglio dire spendaccione. Se infatti fai caso alle spese fatte per l’abbigliamento nel periodo di saldi vedrai che hai speso più di tutti gli altri mesi dell’anno. Eppure, incredibilmente, quel cappotto, giaccone o jeans non è un acquisto pensato e necessario e probabilmente finirà nell’armadio ad occupare spazio.
Certo, la tentazione è forte, e concederci il piacere di un po’ di sano shopping non fa male in fondo.
Siccome, secondo stima, ogni famiglia italiana spenderà all’incirca 400 euro in media, meglio essere prudenti e ricordare qualche piccola indicazione per il corretto acquisto degli articoli in saldo:
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In tal caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il consumatore ha tempo due mesi dall’acquisto per denunciare il difetto e denunciarlo al negoziante.
Prova dei capi: non c’è obbligo di provarlo e i camerini possono anche non essere presenti nel punto vendita. Il tutto è rimesso alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’apposito adesivo.
Prodotti in vendita: i capi d’abbigliamento che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale e/o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Salvo specifiche disposizioni regionali, è possibile porre in vendita capi non appartenenti alla stagione in corso.
Vediamo il Calendario delle date di inizio e fine dei saldi invernali 2011 nelle regioni e città italiane:
REGIONE | CITTÀ | PERIODO |
Abruzzo | L’Aquila | 6 gennaio – 6 marzo |
Basilicata | Potenza | 2 gennaio – 2 marzo |
Calabria | Catanzaro | 2 gennaio – 28 febbraio |
Campania | Napoli | 2 gennaio – 31 marzo |
Emilia Romagna | Bologna | 6 gennaio – 6 marzo |
Friuli Venezia Giulia | Trieste | 3 gennaio – 31 marzo |
Lazio | Roma | 6 gennaio – 16 febbraio |
Liguria | Genova | 6 gennaio – 19 febbraio |
Lombardia | Milano | 6 gennaio – 6 marzo |
Marche | Ancona | 6 gennaio – 1 marzo |
Molise | Campobasso | 2 gennaio – 28 febbraio |
Piemonte | Torino il resto della regione | 6 gennaio – 3 marzo 1 gennaio – 31 marzo |
Puglia | Bari | 6 gennaio – 28 febbraio |
Sardegna | Cagliari | 8 gennaio – 8 marzo |
Sicilia | Palermo | 2 gennaio – 15 marzo |
Toscana | Firenze | 6 gennaio – 6 marzo |
Umbria | Perugia | 6 gennaio – 6 marzo |
Valle d’Aosta | Aosta | 10 gennaio – 31 marzo |
Veneto | Venezia | 6 gennaio – 28 febbraio |
Bolzano (provincia)* | Bolzano | 8 gennaio – 19 febbraio |
Trento (provincia) | Trento | I commercianti determinano liberamente i periodi in cui effettuare i saldi nella durata di 60gg |
*Ad eccezione di: Tires, Castelrotto, Ortisei, Santa Cristina, Selva Gardena del Distretto di Bolzano e di: Sesto, Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Badia, Corvara del Distretto di Val Pusteria (periodo 5 febbraio-19 marzo). Per quanto riguarda la Val Venosta: Stelvio, Solda,Trafori, Goma Goi, Maso Corto (periodo 21 marzo-29 aprile).
Alla faccia dei saldi: A proposito di Saldi, guardate che coraggio questo negozio a Firenze, in occasione dei saldi estivi del 2010. Negozio di scarpe, non di cellulari o materassi. Chissà i prezzi normali quali sono.
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